L’inizio di un nuovo anno è sempre occasione per mettere in pratica i buoni propositi e, soprattutto, il momento di “iniziare a volersi bene”
“Anno nuovo, vita nuova” recita un vecchio detto popolare. Niente di più vero, soprattutto se la “vita nuova” è riferita al proprio stato di salute. E non solo allo scopo di riprendere il corretto regime alimentare o il proprio peso forma persi durante le consuete festività di fine anno, ma soprattutto per dare finalmente il via a tutti quei buoni propositi che si erano fatti per l’inizio del nuovo anno. Primo tra tutti, quello di “iniziare a prendersi veramente cura di sé”, cominciando da un controllo generale del proprio stato psico-fisico. A maggior ragione se si ha un’età superiore ai 50 anni.
Molti sono i vantaggi di sottoporsi a un completo check-up medico: dall’individuazione di possibili fattori di rischio e di eventuali malanni in fase iniziale, fino alla prevenzione di determinate patologie, anche gravi, tipiche di una certa età, di un certo sesso o di una particolare categoria di persone.
Un controllo generale offre infatti migliori opportunità di contrastare sul nascere potenziali problemi, identificando eventuali “campanelli d’allarme” e monitorando i segnali che ci invia il nostro corpo, allontanando così il rischio di future complicazioni. Oltre all’opportunità di verificare la correttezza delle proprie abitudini, allo scopo di aiutare a introdurre anche piccoli, ma ugualmente importanti, cambiamenti nello stile di vita.
Non a caso, proprio negli ultimi anni, si sono sviluppate numerose campagne di sensibilizzazione e di screening a livello locale e nazionale, proprio per l’importanza che la prevenzione riveste, sia per l’individuo che per lo stesso sistema sanitario. Anche se un check-up di tipo personalizzato, che tenga debitamente conto della storia clinica, familiare e personale dell’individuo, presenta sicuramente una maggiore efficacia.
Un check-up completo è rappresentato da un programma di esami e test diagnostici, nonché la presa in carico multidisciplinare del paziente, allo scopo di fornire un quadro clinico il più completo possibile. Gli esami del sangue sono sicuramente uno dei primi step, in grado di fornire importanti informazioni relative allo stato di salute generale dell’individuo e della funzionalità di alcuni suoi specifici organi: indicatori come la glicemia, la colesterolemia e la trigliceridemia possono ad esempio segnalare un maggior rischio di ictus o infarto, così come la creatininemia e l’azotemia possono essere indici della corretta funzione renale e le transaminasi, per avere un quadro completo dello stato di salute del fegato. L’esame delle feci e delle urine, possono invece essere utili per verificare il corretto funzionamento dell’intestino, del pancreas o dei reni e monitorare così eventuali infezioni. A questi si affiancano poi ulteriori esami diagnostici, altrettanto importanti, come la misurazione della pressione arteriosa e l’elettrocardiogramma, fondamentali per monitorare la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio, così come il controllo della tiroide per scongiurare disfunzioni di carattere endocrino e metabolico e del fondo dell’occhio per controllare l’integrità delle strutture anatomiche deputate alla visione.
Ulteriore step sono poi le valutazioni di tipo specialistico, come ad esempio il controllo della salute della prostata nell’uomo o la visita ginecologica e senologica nella donna. Valutazioni che, nel caso di valori o rilevazione sospette, possono poi essere seguite da accertamenti sempre più approfonditi.
Tutti controlli, quest’ultimi, che possono essere eseguiti comodamente presso il proprio domicilio, evitando spostamenti e lunghe attese negli appuntamenti, venendo soprattutto incontro alle esigenze non solo di anziani e disabili, ma anche degli stessi caregiver che si devono far carico di accompagnare i pazienti. I vantaggi sono infatti numerosi ed evidenti, dalla comodità di restare tra le mura “amiche” della propria abitazione, al risparmio di tempo, fino all’elevata personalizzazione del servizio.